[1780,1] Una sorgente di piacere nella musica indipendente
dall'armonia per se stessa, dall'espressione, dal suono ancora o dalla natura
del canto in quanto voce, ec. ec. sono gli ornamenti, la speditezza, {la volubilità,} la sveltezza, la rapida successione,
gradazione, e variazione dei suoni, o de' tuoni della voce, cose le quali
piacciono per la difficoltà, per la prontezza, (ho detto altrove, cioè p. 1725. capoverso 2. perchè
1781 questa sia piacevole) per lo straordinario ec.
tutto indipendente dal bello. Senza la vivace mobilità e varietà de' suoni sia in ordine alla armonia, sia alla
melodia, la musica produrrebbe e produce un effetto ben diverso. Un'armonia o
melodia semplicissima, per bella ch'ella fosse annoierebbe ben tosto, e non
produrrebbe quella svariata moltiplice, rapida, e rapidamente mutabile
sensazione, che la musica produce, e che l'animo non arriva ad abbracciare. ec.
Viceversa queste difficoltà, questi ornamenti, queste agilità, se mancano di
espressione ec. ec. non sono piacevoli che agl'intendenti. La musica degli
antichi era certo assai semplice, e non è dubbio ch'ella non producesse ben
diverso effetto dalla nostra. Osserviamo bene, quando ascoltiamo una musica che
ci colpisce, e vedremo quanta parte del suo effetto provenga dall'agilità ec.
de' tuoni, de' passaggi, ec. indipendentemente dall'armonia o melodia in quanto
armonia o melodia.