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[1845,1]  Moltissime parole si trovano, comuni a più lingue, o perchè derivate da questa a quella, ed immedesimate con lei, o perchè venute da origine comune, le quali parole in una lingua sono eleganti, in un[un'] altra no; in una affatto nobili anzi sublimi, in un'altra affatto pedestri. Così dico delle frasi ec. Unica ragione è la differenza dell'uso, e delle assuefazioni. Noi italiani possiamo facilmente osservare  1846 nella lingua spagnuola, la più affine alla nostra che esista, e di maniera che tanta affinità e somiglianza non si trova forse fra due altre lingue colte; non poche parole e frasi {+o significazioni, o metafore ec.} proprie della sola poesia, che nella nostra son proprie della sola prosa, e viceversa: parte derivate dalla comune madre di ambe le lingue, parte dalla italiana alla spagnuola, parte viceversa. Così pure possiamo osservar noi, e possono pur gli spagnuoli, non poche altre notabilissime differenze di nobiltà di eleganza di gusto ec. in parole e frasi comuni ad ambe le lingue nella medesima significazione. Similmente discorrete dell'inglese e del tedesco, del francese rispetto alle tante lingue che han preso da lei, o rispetto alle due sue sorelle ec. del greco ancora rispetto al latino ec. (5. Ott. 1821.).

3830,1Lingue.Teorica delle arti, lettere ec. Parte speculativa.Teorica delle arti, lettere ec. Parte pratica, storica ec.Eleganza nelle scritture.Spagnuoli. Loro lingua, letteratura ec.