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[1871,1]  Come quel diletto, e quel bello della musica, che non si può ridurre nè alla significazione, nè a' puri effetti del suono isolato dall'armonia e melodia, nè alle altre cagioni che altrove ho specificate pp. 1663-66 pp. 1747-49 pp. 1759-60 pp. 1780. sgg. , derivi unicamente dall'abitudine nostra generale intorno alle armonie, la quale ci fa considerare come convenienti fra loro quei tali suoni {o tuoni,} quelle tali gradazioni, quei tali passaggi,  1872 quelle tali cadenze ec. e come sconvenienti le diverse o contrarie ec. osservate. Le nuove armonie o melodie (che già si tengono per rarissime) ordinariamente, anzi sempre, s'elle sono affatto, cioè veramente nuove, a prima vista paiono discordanze, quantunque sieno secondo le regole del contrappunto, per lo che ben tosto appresso ne conosciamo e sentiamo la convenienza, cioè non per altro se non perch'elle sono, e ben presto le ritroviamo conformi alla nostra assuefazione generale intorno all'armonia e melodia, cioè alle convenienze de' tuoni, quantunque elle non sieno conformi alle nostre assuefazioni particolari. E quanto più la detta assuefazione generale è meno estesa, o meno radicata e sensibile e immedesimata coll'uditore, tanto più vivo è il sentimento di discordanza e disarmonia che questi prova a prima giunta; e tanto eziandio più durevole, di maniera ch'egli le giudicherebbe discordanze definitivamente, se l'opinione e la prevenzione che quelle sieno  1873 poi veramente armonie o melodie, non glielo impedisse. Tale è il caso del volgo, della gente rozza o non assuefatta a udir musiche, e proporzionatamente, degli uomini non intendenti di quest'arte. I quali tutti in udir tali nuove armonie sono dilettati da' soli suoni e dalle altre cause di diletto che altrove ho spiegato pp. 1663-66 pp. 1747-48 pp. 1759-60 pp. 1780-86 , ma non già dall'armonia o melodia in quanto armonia e melodia, perocch'essi non la ravvisano. E però piacciono soprattutto, {{o più universalmente,}} le melodie chiamate popolari, cioè conformi particolarmente o generalmente alle assuefazioni particolari o all'assuefazione generale del comune degli uditori in fatto di melodie ec. Le armonie o melodie affatto nuove ordinariamente non piacciono che agl'intendenti, i quali sentono la difficoltà, e le raffrontano colle regole ch'essi conoscono ec. E questi medesimi provano a primissima giunta un senso di discordanza, che però presto svanisce, e ch'essi immediatamente ravvisano per illusorio: ma si può dir che ogni assoluta novità in fatto di musica contiene e quasi consiste in un'  1874 {apparenza} di stuonazione. Altre armonie e melodie che non inchiudono quest'apparenza, o non molto viva, e contuttociò si considerano come nuove, non sono nuove, se non in quanto ad una non usitata combinazione delle diverse parti di quelle convenienze musicali che l'assuefazione generale o particolare ci fa riguardar come convenienze. E queste combinazioni quanto meno si accostano a quello che di sopra ho spiegato per popolare, tanto più piacciono agl'intendenti, e meno al popolo, e tanto meno hanno di significazione, parlando però in genere. Di questa natura è una grandissima parte delle giornaliere novità in fatto di musica, e delle nuove composizioni musicali.

3232,2Della natura degli uomini e delle cose.Teorica delle arti, lettere ec. Parte speculativa.Musica.