[1899,1] Ben è verissimo che quanto la lingua italiana è
incorruttibile nella teoria, tanto nelle presenti circostanze è più d'ogni altra
corruttibile nella pratica. I riformatori del moderno stile corrotto, in luogo
di conservarle la libertà essenziale alla sua indole, gliela tolgono, ed oltre
ch'essi stessi con ciò solo la corrompono, assicurano poi la sua corruzione
riguardo agli altri, mentre la libertà è il principale e indispensabile
preservativo di questo male. Gli altri non istudiano la lingua, non la
conoscono, si prevalgono della sola sua libertà, senza considerare come vada
applicata ed usata, non sanno le forze della lingua, ed in vece di queste,
adoprano delle forze straniere ec. L'indole antica della
1900 lingua italiana pare a prima vista incompatibile con quella delle
cose moderne. Senza cercare dunque nè scoprire come queste indoli si possano
accordare (il che non può conoscere chi non conosce la lingua), si sacrifica
quella a questa, o questa a quella, o si uniscono mostruosamente con danno di
tutt'e due. Laddove la lingua italiana deve e può conservare la sua indole
antica adattandosi alle cose moderne, esser bella trattando il vero; parere
anche antica qual è, senza però mancare a nessuno de' moderni usi, e adattarvisi
senza alcuno sforzo.
Antichi.Libertà nelle lingue. Libertà nell'adoperare la propria
lingua.