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[2219,3]  La disperazione è molto ma molto più piacevole della noia. La natura ha  2220 provveduto, ha medicato tutti i nostri mali possibili, anche i più crudeli ed estremi, anche la morte (di cui v. i miei pensieri relativi pp. 281-83 pp. 290-93 pp. 2182-84), a tutti ha misto del bene, anzi ne l'ha fatto risultare, l'ha congiunto all'essenza loro; a tutti i mali, dico, fuorchè alla noia. Perchè questa è la passione la più contraria e lontana alla natura, quella a cui non aveva non solo destinato l'uomo, ma neppur sospettato nè preveduto che vi potesse cadere, e destinatolo e incamminatolo dirittamente a tutt'altro possibile che a questa. Tutti i nostri mali infatti possono forse trovare i loro analoghi negli animali: fuorchè la noia. Tanto ell'è stata proscritta dalla natura, ed ignota a lei. Come no infatti? la morte nella vita? la morte sensibile, il nulla nell'esistenza? {+e il sentimento di esso, e della nullità di ciò che è, e di quegli stesso che la concepisce e sente, e in cui sussiste?} e morte e nulla vero, perchè le morti e distruzioni corporali, non sono altro che trasformazioni di sostanze e e di qualità, e il fine di esse non è la morte,  2221 ma la vita perpetua della gran macchina naturale, e perciò esse furono volute e ordinate dalla natura.

Civiltà. Incivilimento.Noia.281,22182,1