[2326,1]
Alla p. 2315.
È proprio, appunto per queste ragioni, de' mediocri o infimi
dram̃atici[drammatici], il sopraccaricare
d'intreccio le loro opere, l'abbondare di episodi ec. Il contrario è proprio de'
sommi. E la ragione è che questi trovano sempre come tener vivo l'interesse
dello spettatore (anche in una azione di poca importanza) colla naturalezza dei
discorsi, la vivezza, l'energia, collo sviluppo continuo delle passioni, o col
ridicolo ec. Quelli non sono mai contenti neppur dopo che hanno trovato o
immaginato un caso complicatissimo,
2327 stranissimo,
curiosissimo. Esauriscono in un batter d'occhio tutto ciò che il soggetto offre
loro. Cioè non sapendone cavare il
partito che possono e devono, il soggetto non basta loro se non per poche scene.
Fatte o disposte queste; dopo di esse, o nelle scene di mezzo si trovano colle
mani vote (per ridondante di passione, di ridicolo ec. che il soggetto possa
essere), e non trovano altra via di tener vivo l'interesse e la curiosità, che
quella di andare a cercar nuovi episodi, nuove fila, nuovi soggetti insomma, per
esaurirli poi essi pure in un momento. Non possono insomma trovarsi un solo
istante senza qualche cosa da raccontare, qualche filo da aggiungere alla tela,
qualche soggetto ancor fresco, altrimenti non hanno nulla da dire. E quanti
autori sono di questo genere? quanti drammi? 999. per mille. (4. Gen.
1822.).
2313,1Francesi.
Carattere, lingua ec. ec.2313,1