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31. Dic. 1821.

[2313,1]  Il grande intreccio in un'azione drammatica, la complicazione dei nodi ec. distoglie affatto l'animo dell'uditore o lettore dalla considerazione della naturalezza, verità, forza della imitazione, del dialogo, delle passioni ec. e di tutte quelle bellezze di dettaglio nelle quali principalmente consiste il pregio d'ogni genere di poesia. Anzi per l'ordinario dispensa l'autore da queste bellezze, lo dispensa dall'osservanza, e dall'efficace e viva ἐκτύπωσις dei caratteri ec. In questo modo l'unico  2314 o certo il principale effetto ed affetto ed interesse che i drammi di grande intreccio producono, si è la curiosità; e questa sola spinge l'uditore a interessarsi e fare attenzione a ciò che si rappresenta, questa sola trova pascolo, e questa sola è soddisfatta nello scioglimento. Nessun'altra passione o interesse è prodotta in lui da tali drammi, per caldi e passionati che l'autore abbia inteso di farli. Or questo è del tutto alieno dall'essenza della drammatica: esso appartiene all'essenza del racconto: la drammatica essendo una rappresentazion viva e quasi vera delle cose umane, deve destar ben altro interesse che quello della curiosità, come può fare la storia: in questo caso, l'azione drammatica viene ad esser come quella di una novella, il dramma produce lo stesso effetto di una novella, ed è indifferente per l'uditore o lettore che quell'azione accada sotto gli occhi suoi, o gli venga fatta sapere per mezzo di parlate, ovvero che se gli racconti semplicemente il caso come in un romanzo, o in una storia curiosa e complicata.  2315 Quindi la necessità e il pregio degl'intrecci semplici in ogni genere di drammi, ma proporzionatamente più in quelli dove l'interesse della passione, e la commozione dell'uditore dev'esser più viva, come nella tragedia: a cui la semplicità dell'azione è più necessaria che alla commedia. A questa poi ancora è proporzionatamente necessaria per il pieno sviluppo, e la perfetta pittura dei caratteri, e lo spicco dei medesimi, i quali si perdono affatto (per vivi e ben imitati che sieno) quando la curiosità dell'intreccio assorbe tutto l'interesse e l'attenzione dell'uditore. In somma l'uditore non deve tanto interessarsi del successo, e anelare allo scioglimento del nodo, ch'egli perda l'interesse e la commozione ec. successiva, e continua, ed applicata individualmente a ciascuna parte del dramma, e a tutto il processo dell'azione ugualmente. (31. Dic. 1821.). {{V. p. 2326.}}