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1. Agosto 1821.

[1427,1]  Alla p. {1424.} Molte volte non basta che una nazione sia stata la prima inventrice di una disciplina, datole il nome, e una certa nomenclatura. Bisogna vedere dov'ella ha ricevuto il suo principale  1428 incremento e formazione. E se ciò è stato presso un altro popolo, e se ciò ha cangiato il suo primo nome e la sua prima nomenclatura, allora quello stesso popolo che inventò quella disciplina, e la comunicò agli stranieri, ricevendola scambievolmente dagli stranieri come nuova, non dovrà adoprar mica que' suoi primi nomi, ch'egli non ne ha più il dritto, non sarebbe inteso neppur da' suoi, e guasterebbe ogni cosa; ma gli sarà forza adottare que' nuovi termini, e il nuovo nome della stessa disciplina. Così (V. p. 1422-1424.) quando anche l'italia fosse stata la prima a ridurre a scienza il commercio sotto nome di mercatura, s'ella poteva dargli questo nome al tempo del Davanzati (nel qual tempo, oltracciò l'europa non era in tale stato che potesse avere vocaboli universali, o ne abbisognasse ec. nè la precisione della convenzione era sì stabilita ec.), non può darglielo oggi che questa scienza per opera principalmente degli stranieri, mutando faccia da quello ch'era nel 500, ha preso un altro nome universalmente adottato dalle colte nazioni. (1. Agosto. 1821.). E  1429 quantunque in etimologia possa egli chiamarsi sinonimo dell'italiano, non è sinonimo quanto all'uso ed all'idea che produce in forza della convenzione, sola arbitra dei significati de' vocaboli, che per se nulla mai significano, e del più e del meno di detti significati ec. (1. Agosto. 1821.).