1. Aprile. 1829.
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Scherzava sul poetar suo in
questa forma: viaf3159474306427662272diceva ch'egli seguia Cristofaro Colombo, suo cittadino; ch'egli
volea trovar nuovo mondo, o affogare.
Chiabrera, Vita sua. Questo motto
pare oggi una smargiassata, e ci fa ridere. Che grande ardire, che gran novità
nel poetar del Chiabrera. Un poco
d'imitazione di Pindaro, in luogo
dell'imitazione del Petrarca seguíta
allora da tutti i così detti lirici. E pur tant'è: a que' tempi questa novità
pareva somma, arditissima, facea grand'effetto. Oggi par poco, e basta appena a
far impressione {poetica} tutta la novità e l'ardire
che è nel Fausto o nel Manfredo. - Può
servire a un Discorso sul romanticismo. (1. Aprile. 1829.).