2. 1827.
[4240,2] Chi scrivendo oggi, cerca o consegue la perfezion
dello stile, e procede secondo le sottilissime avvertenze e considerazioni
dell'arte antica intorno a questa gran parte, e secondo gli esempi perfettissimi
degli antichi, si può dir con tutta verità, che scriva solamente e propriamente
ai morti, non meno di chi scrive in latino, o di chi usasse il greco antico.
Tanto è oggi (e sarà forse in futuro) cercare {con quanto si
sia successo,} la perfezion dello stile nelle lingue vive, quanto
cercarla {ed anco trovarla} nelle morte, come facevano
molti illustri italiani del cinquecento nella latina. (2.
1827.).