19 Novembre 1819.
[72,4] Tutto è nulla al mondo, anche la mia disperazione, della
quale ogni uomo anche savio, ma più tranquillo, ed io stesso certamente in
un'ora più quieta conoscerò, la vanità e l'irragionevolezza {e l'immaginario.} Misero me, è vano, è un nulla anche questo mio
dolore, che in un certo {tempo} passerà e s'annullerà,
lasciandomi in un vôto universale, e in un'indolenza terribile che mi farà
incapace anche di dolermi.