21 Maggio - 9 Giugno, 1819.
[59,4] Quella miserabile lussuria di epiteti {sinonimi, riempiture, chevilles, ec.} che forma il
comunissimo orpello de' nostri classici cinquecentisti (e credo anche del Poliziano) però non paragonabili ai
latini ma più ai greci quanto allo stile, non si trova o più rara assai in Dante e nel Petrarca dove anzi trovi una misuratezza infinita di
parole {e castigatezza di ornati} e significazione
conveniente e opportunità di tutte {le voci} ec. come
60 in quello del Petrarca messo dall'Alfieri
avanti alla sua Virginia: Virginia
appresso al fero padre armato Di disdegno di ferro e di pietate
*
.
Trionfo Castità. Così anche le
rime del Petrarca sono molto più
spontanee, e con ciò tutto quello che dipende nel verso dalla necessità della
rima che alle volte fa aggiungere intieri versi che si potrebbono torre di netto
ec. come nei cinquecentisti.
[60,1] Una bella e notabile similitudine è quella dell'Alamanni nel Girone canto
17. di un mastino e un lupo che si scontrino a
caso (così dice) per una selva, o ec. e la loro sorpresa scambievole e
timore e rabbia subita e azzuffamento: come pur quella del Martelli
(non mi ricordo quale) di una villanella cercante funghi e corrente dove vede
biancheggiare una foglia secca ec. prendendola per un fungo.