[237,2] La semplicità dev'esser tale che lo scrittore, o
chiunque l'adopra in qualsivoglia caso, non si accorga, o mostri di non
accorgersi di esser semplice, e molto meno di esser pregevole per questo capo.
Egli dev'esser come inconsapevole non solo di tutte le altre bellezze dello
scrivere, ma della stessa semplicità. Homme d'une simplicité
rare,
*
dice La
Harpe di La Fontaine (Eloge de La Fontaine), qui sans doute ne pouvait pas ignorer son genie,
mais ne l'appréciait pas, et qui même, s'il pouvait être témoin des
honneurs qu'on lui rend aujourd'hui, serait étonné de sa gloire, et
aurait besoin qu'on lui révélât le secret de son
mérite.
*
La stessa cosa
238 in
molto maggior grado si può dire degli scritti di Senofonte, e caratterizzarne la
semplicità. (10. 7bre 1820.).