[2427,1] La lingua francese si trova nel caso detto di sopra:
poich'ella in quanto alla forma, esattamente parlando, non ha proprietà, vale a
dir che non ha qualità sua propria, ma tutte le ha comuni con tutte le lingue, e
colla ragione universale della favella. Il che quanto noccia alla originalità,
anzi l'escluda, e quanto per conseguenza favorisca la mediocrità, anzi la
richieda e la sforzi, resta chiaro per se stesso. (Bossuet, scrittore non mediocre, ebbe bisogno di
domare, come gli stessi francesi dicono, la sua lingua; e come dico io, fu
domato e forzato alla mediocrità dello stile, dalla sua lingua. E così lo sono
tutti {quegli} scrittori francesi
2428 che hanno sortito un ingegno naturalmente superiore al mediocre.
Nè più nè meno di quello che la società, e lo spirito della nazion francese,
sforzi alla mediocrità in ogni genere di cose gli uomini i più elevati della
nazione, e gli spiriti più superiori all'ordinario. Essendo la mediocrità non
solo un pregio, ma una legge in quella nazione, dove il {supremo} dovere dell'uomo civile, è quello d'esser come gli
altri).