[2450,1] E così accadde cosa osservabilissima: cioè che la
lingua greca per essersi conservata pura, divenne e si mantenne (ed ancora si
mantiene) la più potente e ricca e capace di tutte le lingue occidentali. Non
per altro se non perch'ella restringendosi in se sola, non lasciò mai di porre a
frutto e a moltiplico il proprio capitale. E viceversa per esser divenuta così
potente, si mantenne pura più lungo tempo di qualunqu'altra (ancor dopo ch'ebbe
a fare con una nazione civile e signora sua, come la latina). Giacchè non ebbe
alcun bisogno nè di parole nè di modi stranieri per esprimere qualunque cosa
occorresse: e i greci avendo alle mani facile e pronto e spendibile il capitale
proprio, non si curarono dell'altrui, il quale sarebbe stato loro più difficile
a usare, e manco manuale del proprio. L'opposto di quello che avviene a noi per
aver trasandato di porre a frutto il nostro bellissimo e vastissimo capitale,
che benchè sia tale (oltre che la maggior parte ce n'è ignota), non basta
2451 nè potrà mai bastare al continuo e sempre nuovo
bisogno della società favellante, se non lo faremo fruttare, come non solo
concede amplissimamente, ma porta e vuole l'indole e la natura sua. (30.
Maggio 1822.). {{V. p. 2455.}}