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[2512,2]  Dal che si deve abbatter l'errore di quelli che pretendono che v'abbia principii fissi ed eterni dell'eleganza. {V. la pag. 2521. sulla fine.} Non v'ha principio fisso dell'eleganza, se non questo (o  2513 altro simile) che non si dà eleganza senza pellegrino. Come non v'ha principio eterno del bello se non che il bello è convenienza. Ma come è mutabile l'idea della convenienza, così è variabile il pellegrino, e quindi è variabile l'eleganza reale, effettiva {e concreta,} benchè l'eleganza astratta sia invariabile. Nè purità nè altra tal qualità delle parole o frasi, sono principii certi ed eterni dell'eleganza d'esse voci o frasi individue. Ineleganti una volta, divengono poi eleganti, e poi di nuovo ineleganti, secondo ch'esse sono o non sono pellegrine, giusta quelle tali condizioni del pellegrino, stabilite di sopra.