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[2639,1]  Ho detto altrove pp. 1806. sgg. pp. 2500. sgg. che gran parte delle voci che in poesia si chiamano eleganti, e si tengono per poetiche, non sono tali, se non per esser fuori dell'uso comune e familiare, nel quale già furono una volta (o furono certo nell'uso degli scrittori in prosa); e conseguentemente per essere antiche rispetto  2640 alla moderna lingua, benchè non sieno antiquate. E ciò principalmente cade nelle voci (o frasi) che sono oggidì esclusivamente poetiche. Ho detto ancora che per tal cagione, non potendo {i primi} poeti o prosatori di niuna lingua, aver molte voci nè frasi antiche da usare ne' loro scritti, e quindi mancando d'un'abbondantissima fonte d'eleganza, è convenuto loro tenersi per lo più allo stile familiare, come familiarissimo è il Petrarca ec., e sono stati incapaci dell'eleganza Virgiliana.