[2738,1] Il qual ristagno è micidiale alla felicità per le
ragioni sopraddette. Ora esso è l'effetto proprio del moderno modo di vivere, e
il carattere che lo distingue dall'antico, e quello che osservato da Chateaubriand, volendo fare un romanzo
di carattere essenzialmente moderno, e ignoto e impossibile da farsi o da
concepirsi agli
2739 antichi, gl'ispirò il
René, che si aggira tutto in descrivere e determinare questo
ristagno, e gli effetti suoi. Da ciò solo si conchiuda se la vita antica o la
moderna è più conducente alla felicità, ovvero qual delle due sia meno
conducente all'infelicità. E poichè lo Chateaubriand considera questo ristagno come effetto preciso e
proprio del Cristianesimo, vegga egli qual conseguenza se ne debba tirare
intorno a questa religione, per ciò che spetta al temporale. In verità si trova
ad ogni passo che le sue {+più fine,
profonde, {nuove}
{e vere}} osservazioni e i suoi argomenti
intorno al Cristianesimo, e agli effetti di lui, ed alla moderna civiltà, ed al
carattere e spirito dell'uomo Cristiano, o moderno e civile, provano
dirittamente il contrario di quello ch'egli si propone. {+E può
dirsi che ogni volta ch'egli reca in mezzo osservazioni nuove, travaglia
per la sentenza contraria alla sua, accresce gli argomenti che la
fortificano, e somministra {nuove} armi ai suoi
propri avversari, credendosi di combatterli.}
(1. Giugno. Domenica. 1823.). {{V. p.
2752.}}