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[2771,3]  Come la lingua latina abbia conservato l'antichità più della greca, si dimostra ancora con queste considerazioni. 1. La lingua latina conserva nell'uso comune de' suoi buoni tempi e de' seguenti (non solo degli anteriori) i temi, o altre voci regolari di verbi che tra' greci, avendo le stesse radici che in latino, ma essendo però difettivi o anomali, non conservano i loro primi temi o quelle tali voci regolari, o non le usano se non di rarissimo,  2772 o talmente ch'essi temi ed esse voci non si trovano se non presso gli antichissimi autori, o presso i poeti soli, i quali in ciascuna lingua che ha favella poetica distinta, conservano sempre gran parte d'antichità per le ragioni che ho detto altrove pp. 2639. sgg. Dovechè la lingua latina usa essi temi ed esse voci universalmente sì nella prosa come nel verso, ed usale ne' secoli in ch'ella era già formata e piena, ed usale eziandio non come rare, nè come quasi licenze o arcaismi, ma tutto dì e regolarmente e come temi e voci proprie e debite di quei verbi a' quali appartengono. Per esempio il verbo do, si è il tema di δίδωμι (e nota che questo verbo in greco non è neppure anomalo nè difettivo, {+ma l'uso l'ha cangiato interamente dal suo primo stato, a differenza del verbo latino do.).} Il qual tema conservasi nel latino in tutti i composti d'esso verbo, come {credo, edo, trado,} addo, {subdo, prodo, vendo, perdo,} indo, condo, reddo, dedo, {ec.} {+(ne' quali per istraordinaria anomalia è mutata la coniugazione di do dalla prima nella terza: non così in circumdo as, venundo as, pessundo as ec.).} Ma in nessun composto del verbo δίδωμι comparisce nel greco il suo vero tema. ῎Eδω voce e tema di verbo anomalo o difettivo, non si troverà,  2773 credo, in greco se non presso i poeti, ma tra' latini edo e il suo composto comedo sono voci e verbi di tutti i secoli e di tutte le scritture. Eo ἔω tema da cui nascono in greco tanti verbi, non si trova nè fra' poeti greci nè fra' prosatori ma egli è comune e proprio ai latini, e ne nasce un verbo usitatissimo, co' suoi composti, che tutti conservano il tema intatto {e conservano altresì tutta la sua coniugazione perfettamente,} redeo, abeo, exeo, ineo, subeo, coeo, {adeo, circumeo, pereo, intereo, obeo, prodeo, introeo, veneo, prętereo, transeo,} ec. Nessun composto greco conserva il tema ἔω. Lateo è il medesimo che λήϑω, voce, {e} tempo ben raro negli scrittori greci, e verbo difettivo in greco, ma {tema} comune e usitatissimo, e verbo quasi perfetto e regolare in latino. {Il tema λήϑω trovasi espressamente in Senofon. Simpos. c. 4. §. 48.} I Dori e gli Eoli dicevano probabilmente λάϑω. Patior che sta in luogo dell'attivo patio (il quale pur si trova nell'antica latinità) è più vicino al πήϑω, (Dor. ed Eol. πάϑω) inusitato in greco, che non è l'usitato πάσχω. {Composti, per-petior ec.} Il verbo fero, s'io non m'inganno, ha più voci in latino che in greco. Del tema sto equivalente all'inusitato στάω, altrove pp. 2142. sgg. {+Il tema στάω non si trova, ch'io sappia in greco. Il verbo si trova, cioè ἔστην ἕστηκα στήσας, στάς ec. ma è difettivo. Il verbo sto è intero.}