[2776,1] 3. Com'è detto qui sopra, pp. 2774-5. la lingua latina è solita di conservar le
parole molto più semplici quanto agli elementi, che non fa la lingua greca. E
ciò si deve intendere non solo de' temi de' verbi o delle radici di qualunque
vocabolo, ma d'ogni altra qualsivoglia voce. Per ὀδούς ὀδόντος i latini hanno
dens
{o}
tis. Oλολύζω dev'essere un'alterazione di ὀλολύω come
{τροχάζω di τροχάω,} πειράζω di πειράω, {δοκάζω di δοκάω, σκεπάζω di σκεπάω, διστάζω di διστάω da δίς e
στάω,}
{+V. p.
2825.}
p. 3169. ἀνύττω o ἀνύτω di ἀνύω ec. {+Infatti ὀλολύω è molto più imitativo e
conveniente che ὀλολύζω dove il ζ, quanto all'imitare, ci sta a pigione. Or
questo verbo in origine è formato e nato evidentemente dall'imitazione del
suo soggetto, come ululo. E non è maraviglia,
perciocchè egli è vocabolo significativo d'un suono. {+V. p.
2811. e lo Scap. in
ἀλαλάζω.}} I latini hanno ululo, {che certo è originalmente tutt'uno con
ὀλολύζω, ed è tanto più semplice negli elementi.} Γιγνώσκω, {+verbo difettivo o anomalo,} è fatto
per anadiplasiasmo da γνώσκω, il
2777 quale non è già
il suo tema, ma sibbene γνόω, onde γνώσκω come da τρόω τιτρόσκω, da βρόω βρόσκω,
{da βόω βώσκω, da βάω inusitato βάσκω poetico da περάω
περαάσκω poetico, da βιόομαι βιώσκομαι, da γηράω inusitato γηράσκω, da ὄνημι
ὀνισκω,} da ϕάω ϕάσκω, da περάω (contratto πράω) πιπράσκω. I latini
hanno nosco senza l'anadiplasiasmo e senza il g. E qui
pure si noti nel latino la conservazione dell'antichità. I greci medesimi dicono
comunemente anche γινώσκω. Ma il puro tema di questo verbo, ch'è {νοΐσκω e per sineresi} νώσκω fatto da νόω (come i
sopraddetti βρόω ec.), {da cui} gli Eoli γνόω (v.
Lexic.), non si trova in tutta la grecità, e trovasi nel latino. Nel quale il
verbo nosco è così regolare come i suoi uniformi, cresco, {suesco,
nascor,} scisco e simili {+e in parte adolesco, exolesco, inolesco ec. pasco ec.}
v. la pag. 3688. sqq. E
comparisce nel latino il g eolico ne' composti di nosco, agnosco, cognosco, ignosco, dignosco
(trovasi anche dinosco) prognosticum (sebben questa è voce tolta dal greco a dirittura, ai
tempi di Cic. o circa). Negli altri
composti, praenosco, internosco, il g non comparisce. {{V. p. 3695.}}