[2778,1]
2778 4. Molti attivi di verbi che in greco non
conservano se non il medio (in senso attivo, o passivo, o in ambedue {{ἅλλομαι - salio.}}), o il passivo, {(in senso passivo o attivo ec.)} l'uno e l'altro, {o parte dell'uno, parte dell'altro, (com'è ordinarissimo),} segni
certissimi di un verbo greco attivo perduto (come lo sono i deponenti in
latino), o che in greco sono appena conosciuti, o solamente poetici, o antiquati
o insoliti, sono comuni ed usitati universalmente in latino, o se non altro si
conservano. Di cio[ciò] si potrebbero addurre
non pochi esempi. Bastimi il verbo gigno, attivo di
γίγνομαι che significa gignor e che in greco manca non
solo di voce ma eziandio di significazione attiva. E notate che il verbo latino
gigno nel perfetto e ne' tempi che dal perfetto si
formano e nel supino, muta la i radicale in e, e perde il secondo g come
appunto accade al greco γίγνομαι nelle sue inflessioni. Serva per altro esempio
il verbo volo, il quale io dico esser la voce attiva
di βούλομαι, cioè βούλω, mutato il b in v, come in tanti
2779 altri
casi {(p. e. da βάδω vado),}
v. p. 4014. e fatto dell'ου, ω,
alla Dorica, cioè βώλω, come di βοῦς i dori βῶς, i latini bos, di ὕπνος gli Eoli ὤπνος (come ὠψηλός da ὑψηλός), i latini somnus, {di νύξ νώξ, nox: v. p. 3816.} oltre le
solite mutazioni volgari di vulgus
vulpes ec. in volgus
volpes. (12-13. Giugno 1823.). {Βούλω si
trovò certamente nell'antica lingua greca, come mostra il suo medio
βούλομαι. E forse sì βούλω che ϑέλω {ed ἐϑέλω}
furono fatti per πρόσϑεσιν dal tema monosillabo λῶ volo, onde λωΐων, λώϊστος ec. V. Lexic. E così ϑέλω volo viene forse dalla stessa radice del suo
sinonimo βούλομαι, di cui però v.
Ammon.
de Different. vocabulor. (᾽Aβούλέω nolo è di Plat. e di Demost. nelle
epist.) Di tal πρόσϑεσις se n'ha appunto un
esempio in ϑέλω - ἐϑέλω. V. p.
3842.}