[2876,1] L'uomo si rassegna a soffrire {passivamente,} o a non godere, ma niuno si rassegna a faticare invano
e senza niuna speranza, o a faticar molto per cose da nulla; niuno si rassegna a
soffrire attivamente senz'alcun frutto. Quindi è che dall'abito della
rassegnazione sempre nasce {noncuranza, negligenza,}
indolenza, inattività, e finalmente pigrizia, e torpidezza, e insensibilità, e
quasi immobilità. (2. Luglio. 1823.).
Memorie della mia vita.Disperazione.Rassegnazione.Sventure.
Rendono l'uomo inattivo e inutile, raffreddando l'amor proprio
ec.