Navigation Settings

Manuscript Annotations:
interlinear {...}
inline {{...}}
attached +{...}
footnote #{...}
unattached {...}
Editorial Annotations:

Correction Normalization

[2930,2]  Notiamo qui quello che dice Festo alla voce pinso (ap. Forcell. in Pistus). Pistum a pinsendo {pro molitum} antiqui frequentius usurpabant quam nunc nos dicimus. *  2931 Infatti pistillum, pistor, pistrinum e quasi tutti i derivati di pinso vengono dal supino o participio pistum o pistus. Ora, secondo Festo, al suo tempo questo participio o supino molto usitato dagli antichi, era poco frequentato. Egli vuol certo dire nel linguaggio polito e nella scrittura. Ma eccovi che il volgo latino e il parlar familiare conservava l'uso antico e conservollo sino all'ultimo, giacchè nelle lingue figlie della latina non resta quasi (dico quasi per rispetto al verbo pisar ec. di cui qui sotto) del verbo pinsere altro che quello che appartiene al suo participio pistus, cioè pesto, pisto {ital. e spagn.} pestare, pestello ec. E il verbo pestare o pistare che sembra essere sottentrato ne' bassi tempi all'originale pinsere, nel luogo del quale ei si conserva fra gl'italiani anche oggidì, fu formato allora da pistus, o s'ei fu proprio anche degli antichi latini, certo è ch'egli si conservò nelle bocche del volgo e nel parlar familiare andando in disuso e totale dimenticanza il verbo pinso, al contrario di quello che  2932 sembra dir Festo, o che si potrebbe ragionevolmente raccogliere dalle di lui soprascritte parole, chi non sapesse i fatti.