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[2957,2]  Con queste considerazioni fra l'altre, e per questa via, si può facilmente comprendere e sentire che l'invenzione dell'alfabeto fu, si può dire, così difficile, ed è così maravigliosa come fu ed è l'invenzione della lingua. Perocchè quel medesimo che dee farci maravigliare intorno alla lingua, cioè come sienosi potute avere idee chiare e distinte senza l'uso delle parole, e come inventar  2958 le parole senza avere idee chiare e distinte alle quali applicarle, questa medesima meraviglia ha luogo in proposito dell'alfabeto. Potendosi appena concepire come questo abbia potuto preceder le idee chiare e distinte de' suoni elementari, o come tali idee abbiano potuto essere innanzi alla cognizione de' segni che li figurano. Onde si può applicare all'alfabeto quel detto di Rousseau il quale confessava che nella considerazion della lingua e nello investigare e spiegare l'invenzione della medesima, trovavasi in grandissimo imbarazzo perchè non sembra possibile una lingua formata innanzi a una società quasi perfetta, nè una società {quasi} perfetta innanzi all'uso d'una lingua già formata e matura.