[3124,1] Videro tutti la necessità di far che l'Eroe e la
impresa principale che si prendesse a lodare e a narrare nell'epopea riuscissero
felicemente. Ciò fu dato per regola, e questa regola fu seguita da tutti.
Massimamente che dietro l'esempio dell'iliade (benchè
l'odissea somministrasse pure un esempio diverso) non fu
stimato proprio soggetto di poema epico altro che imprese guerriere, nè d'altro
genere d'Eroe fu creduto che l'epopea dovesse rappresentare il modello, se non
che del gran Capitano. Onde parve tanto più necessaria la felicità nell'Eroe del
poema e nell'impresa che ne fosse il soggetto, non giudicandosi degno d'epopea
un Capitano vinto da' nemici nè una guerra perduta.