[3132,1] Molto ragionevolmente adunque i sopraddetti poeti
(per non parlare degli altri, come di Voltaire e di Ercilla autore dell'Araucana, e del Trissino ec.) scelsero ai loro poemi argomento nazionale, senza la
qual circostanza {+largamente però
intendendo la parola nazionale, come p. e. circa la
Gerusal.} è assolutamente impossibile dare alcuno
interesse a un poema epico che abbia e serbi la unità, com'ella oggi s'intende.
Ed è perciò ben poco lodevole l'assunto di quel moderno che volle dare
all'italia una nuova Gerusalemme.
(Arici, Gerusal.
distrutta).