[3142,1] Non è già che Virgilio e gli altri volessero e intendessero spogliare affatto
d'ogni valore, d'ogni virtù, d'ogni pregio la parte contraria alla vincitrice.
Anzi intendendosi a' tempi loro meglio che a' tempi d'Omero, che tanto più si loda colui che vince non per
caso ma per virtù, quanto s'amplifica quella del vinto, non lasciarono di volere
espressamente rappresentare virtuosi in molte parti e degni di stima e lodevoli
anche i nemici, sì tutti insieme, come parecchi distinti personaggi del loro
numero. Ma ciò facendo, intentissimamente evitarono che l'interesse pe' nemici o
per alcuno de' medesimi non giungesse di gran lunga a pareggiare quello che
volevano ispirare ai lettori verso la parte e l'Eroe vittoriosi. Nel che
riuscirono ottimamente, anzi al di là della loro intenzione, perchè laddove essi
vollero pur
3143 comunicare alcun poco d'interesse a
questo o quel personaggio nemico o alla parte inimica, niuno gliene
comunicarono.