[321,1]
321 Una delle prime cagioni della universalità della
lingua francese, è la sua unicità. Perchè la lingua italiana (così sento anche
la tedesca, e forse più) è piuttosto un complesso di lingue che una lingua sola,
potendo tanto variare secondo i vari soggetti, e stili, e caratteri degli
scrittori ec. che quei diversi stili paiono quasi diverse lingue, non avendo
presso che alcuna relazione scambievole. Dante - Petrarca e Parini ec. Davanzati - Boccaccio, Casa ec.
V. p. 244. Dal che come seguono infiniti e
principalissimi vantaggi, così anche parecchi svantaggi. 1. che lo straniero
trova la nostra lingua difficilissima, e intendendo un autore, e passando a un
altro, non l'intende. {(così nei
greci)} 2. che potendosi scrivere o parlare italiano senza essere
elegante ec. ec. ec. lo scrittore italiano volgare scrive ordinariamente
malissimo; così il parlatore ec. Al contrario del francese, dove la strada
essendo una, e chiusa da parte e parte, non parla francese chi non parla bene; e
perciò quasi tutti i francesi scrivono e parlano elegantemente, ma sempre di una
stessa eleganza, e quanto al più e il meno, le differenze sono così piccole,
322 che se i francesi le sentono nei loro diversi
scrittori, agli esteri son quasi impercettibili. Laddove le differenze de' buoni
stili italiani, saltano agli occhi di chicchessia. Così anche dei greci.