[324,5] A quello che ho detto poco sopra di Teofrasto,
325 aggiungi i
suoi caratteri, dove com'è noto, e forse superiormente a
qualunque scrittore antico, massimamente greco e prosatore, si dimostra molto
avanzato nella scienza del cuore umano. Ora chi conosce intimamente il cuore
umano e il mondo, conosce la vanità delle illusioni, e inclina alla malinconia,
tanto più che la base di questa scienza è la sensibilità e suscettibilità del
proprio cuore, nel quale principalmente si esamina la natura dell'uomo e delle
cose. (V. quello ch'io dirò in questi pensieri intorno al Massillon) Del rimanente Teofrasto liberò due volte la sua patria dalla
tirannide. Plutarco, adversus Colot. in
fine. p. 1126. f. Non se n'ha altra testimonianza che questa, come
apparisce dal Fabricio.