[3281,1] Da' quali pensieri si dee raccogliere questo
corollario, che le donne essendo per natura più deboli di corpo e d'animo, e
quindi più timide, e più bisognose dell'opera altrui che gli uomini non sono,
sono anche generalmente e naturalmente meno degli uomini inclinate alla
compassione e alla beneficenza, non altrimenti ch'elle, per universale consenso,
sieno generalmente e regolarmente meno schiette degli uomini, più proclivi alla
menzogna e all'inganno, più feconde di frodi, più simulatrici, più finte; tutte
qualità, con molte altre analoghe (che nelle donne generalmente si osservano),
derivanti per natura {+niente più, niente
meno che la sopraddetta,} dalla debolezza d'animo e di corpo, e
dall'insufficienza {+delle proprie forze,
de' propri mezzi e} di se stesso a se stesso. E si può concludere che
le donne sono, generalmente parlando, più egoiste degli uomini, o più portate
all'egoismo per natura (sebbene le circostanze {sociali,} che spesso rovesciano la natura, e fanno
3282 talora le donne, anche prima che abbiano formato il loro
carattere, signore degli uomini, {+oggetti delle lor cure spontanee, de' loro omaggi, suppliche ec.
ec.,} possano {ben} render vana questa
disposizione), e naturalmente si troverà un maggior numero di donne egoiste che
non d'uomini. {+Così le
nazioni e i secoli più infelici, tiranneggiati ec. si vede costantemente
che furono e sono i più egoisti ec. ec.}
(26-27. Agos. 1823.). {{V. p. 3291.
3361.}}