[3319,1] Ben diverso è oggidì il caso
dell'italia. Come noi non abbiamo se non letteratura
antica, e come la lingua illustre e propria ad essere scritta, non è mai
scompagnata dalla letteratura, e segue sempre le vicende di questa, e dove
questa manca o s'arresta, manca essa pure e si ferma; così fermata tra noi la
letteratura, fermossi anche la lingua, e siccome della letteratura, così pur
della lingua {illustre} si deve dire, che noi non {ne} abbiamo se non antica. Sono oggimai più di
centocinquant'anni che l'italia nè crea, nè coltiva per
se verun genere di letteratura, perocchè in niun genere ha prodotto scrittori
originali dentro questo tempo, e gli scrittori che ha prodotto, non avendo mai
fatto e non facendo altro che copiare gli antichi, non si chiamano coltivatori
della letteratura, perchè non coltiva
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chi per esso passeggia e sempre diligentemente l'osserva, lasciando però le cose
come stanno; nè per rispetto di questi scrittori verun genere della nostra
letteratura s'è per niuna parte avanzato o migliorato, niun genere nuovo
introdotto; la nostra letteratura è d'allora in poi, quanto a questi scrittori,
affatto stazionaria; or questo si chiamerà aver coltivato la nostra letteratura?
potremo dir che sia stata coltivata senza profitto alcuno: ciò viene a esser la
stessa cosa.
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