[3325,1] Ma certo, come questo è assurdissimo, e siccome per
prova veggiamo, dannosissimo; così quello è necessario, evidente e certo, che
volendo dare alla moderna italia una moderna {letteratura,} conviene non già mutare la sua antica
lingua, nè disfarla, nè rinnovarla, ma salvi i suoi fondamenti, l'indole e
proprietà sua, e tutti i suoi pregi secondo le loro speciali e proprie qualità,
rimodernarla, e fare in modo che la lingua
3326 moderna
italiana illustre sia propriamente una continuazione, una derivazione
dell'antica, anzi la medesima antica lingua continuata, niente meno che la
francese dell'ultima metà del passato secolo, e quella del presente, non sono
altra che quella del tempo di Luigi XIV.
continuata di mano in mano.