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[3423,1] Con queste osservazioni non farà maraviglia che i barbari e anche gli animali sieno tanto dilettati dalla nostra musica, benchè non assuefatti alle nostre melodie, e quindi non capaci di conoscere nè di sentire quello che noi chiamiamo il bello musicale. Non sono le melodie in se, nè la loro novità, che producono in essi il  3424 diletto: sono gl'istrumenti e le voci, che presso noi sono raffinate e perfette, queste coll'esercizio, coll'arte ec. quelli colle tante invenzioni e perfezionamenti ec. Alla perfetta qualità di questi organi unita l'arte di adoperarli perfettamente cioè di trarne de' suoni più grati ec. che non ne trarrebbe chi non avesse alcun'arte; unitavi di più l'arte di accordare insieme questi organi nel modo ch'è naturalmente il più grato agli orecchi (come l'arte di mescolare e temperare i sapori); ne risulta una dolcezza ec. che a' barbari riesce affatto nuova, e che perciò produce in essi un piacer sommo ed effetti mirabili; piacere ed effetti che niente hanno da far col bello, perchè niente colla convenienza, se non con quella ch'è relativa alla naturale disposizione degli orecchi, e che tanto appartiene al bello, quanto la grata mescolanza de' sapori, ch'è una convenienza dello stessissimo genere dell'armonia musicale. Con queste osservazioni si spiegheranno ancor bene, e meglio che in alcun altro modo, moltissimi  3425 de' miracoli della musica antica, massime quelli che si raccontano delle nazioni o de' tempi più rozzi, come di Saule e Davidde ec. Essi miracoli non nascevano dalle qualità delle melodie, come si crede, ma dalle qualità naturali o artifiziali degl'istrumenti o delle voci, e del modo di toccarli o adoperarle, in quanto da tali qualità nascevano suoni, o armonie di suoni, straordinariamente grate per se stesse all'orecchio; straordinariamente, dico, rispetto a quelle nazioni o a quei tempi. L'esser da lungo intervallo dissuefatto dall'udir musiche, produceva anch'esso e produce tuttavia molti mirabili effetti, i quali s'attribuiscono alle melodie, ma non nascono infatti principalmente che dalla sensazione di suoni grati ec. per se stessa, tornata ad essere molto efficace per la dissuefazione. Se Alessandro tutto il dì occupato nelle cose militari, era a tavola mirabilmente affetto e dominato dalla musica (se non erro) di Timoteo, ciò si rechi alla suddetta cagione, oltre al vino che  3426 naturalmente esalta l'animo, in un corpo stanco massimamente; e dispone a provar vivissime sensazioni per menome cause ancora.