[3575,1] È da notare che la suddetta specialissima conformità
colla lingua latina, nella quale conformità la spagnuola vince tutte l'altre, fu
da questa ed è propriamente conservata; {#1. V. p. 3638.} e che
avvenga che la conformità dell'intrinseco sia di molto maggior peso che non
l'estrinseca, nondimeno se la lingua italiana nella conformità col carattere
della latina, vince la spagnuola e con essa tutte l'altre moderne, questa
conformità non si può dir propriamente da lei conservata, ma riacquistata, e non
rimastagli naturalmente e spontaneamente da se, ma restituitagli con arte, dopo
già perduta. Perocch'ella fu in grandissima
3576 parte
opera de' nostri letterati che la lingua italiana modellarono sulla latina. E
così accade generalmente che il carattere di ciascuna lingua è formato e
determinato dalla sua letteratura. (Ben è vero che il carattere di questa
corrisponde al carattere nazionale, e ch'ella non potrebbe già andar contra la
natura e l'inclinazione della lingua, o ciò facendo, non riuscirebbe, o
malissimi effetti partorirebbe e poco durevoli). Ma l'estrinseca forma non si
conserva se non se naturalmente, e perduta che fosse, quasi impossibile sarebbe
il ricuperarla (siccome la forma intrinseca di nostra lingua, o s'attribuisca
alla letteratura o a che che si voglia, dovrà sempre dirsi, non propriamente
conservata, ma ricuperata). Laonde si può dire veramente che, quanto è alla
natura e al popolo, la latinità si è meglio e in maggior parte e più
propriamente conservata e conservasi in Ispagna che in
alcun'altra parte del mondo. (Per lo meno quanto alle voci e alle norme e regole
delle loro inflessioni e modificazioni, perchè quanto alle frasi, anche senza
uscir del popolo, pare che la latinità rimanga e siasi sempre conservata {ben} più in italia, com'
3577 è di ragione, che altrove, dove forse, parlando di
locuzioni popolari, neppur s'introdusse mai quel che tra noi si conserva ancora,
o se n'introdusse assai meno, o con differenze nate dalle lingue indigene e
dalle diversità de' climi e dall'altre circostanze. Or quel che mai non fu
introdotto, o che fu diverso nell'introdursi, non potea conservarsi).