[3642,1] È da considerare ancora che tra' selvaggi e tra'
barbari antichi o moderni ch'ebbero o hanno più divinità, altre più odiose,
altre meno, altre amabili e buone {ec.;} le più
venerate e colte con sacrifizi e riti e cerimonie {e
preci} ec. sono o furono le più cattive,
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terribili, odiose, brutte a vedere ec. perchè il timore è più forte, valevole,
efficace, attivo che la speranza e l'amore. Al contrario accadde e accade ne'
men barbari ec. e tanto più quanto men barbari, e {altresì} in quelle medesime nazioni in tempi più civili, e a
proporzione degl'incrementi della civiltà e delle conoscenze e del lume della
ragione ec. e de' progressi dello spirito umano. L'una e l'altra di queste
verità è dimostrata dalla storia, dalle notizie dell'antichità, e dalle
relazioni de' viaggiatori ec. V., fra gli altri mille, D. Ant. de Solìs, Historia de la Conquista de
Mexico L. 1. c. 15. p. 43. 45. L. 3. c. 13. p. 236-8.
Madrid 1748.
(9. Ott. 1823.).