[3668,1] Le scoperte ec. che ho detto esser
3669 solamente comuni ai popoli che tra loro hanno
trattato, sono infinite. Bastimi una. L'uso della lingua è necessario alla
società. Mirabilissima scoperta è quella della favella. Nondimeno tutti i popoli
favellano. Appena gli uomini incominciarono a stringere una società,
incominciarono a balbettare un linguaggio. La natura stessa lo insegna sino a un
certo punto, non solo agli uomini, ma eziandio agli altri animali; agli uomini
molto più, ch'ella ha fatto certo più socievoli. Stringendosi maggiormente la
società, e crescendo lo scambievole usare degli uomini, fino a passare i termini
voluti e prescritti dalla natura; crebbe necessariamente il linguaggio, e
divenne più potente che la natura non voleva. Tutto ciò dovette necessariamente
aver luogo prima che il genere umano si dividesse. Quando e' si divise, ei
parlava di già, non che favellasse. Ciò si prova a
maiori e a minori; e perchè la società
crescente produceva di necessità l'incremento della lingua, e perchè questo era
necessario all'aumento di quella; perchè il genere umano non si sarebbe diffuso,
se la società non fosse stata già bene
3670 stretta e
cresciuta e adulta, nè questo poteva essere senza un sufficiente linguaggio, e
senza un tal linguaggio il genere umano non si sarebbe diffuso ec. Quindi è che
l'invenzione del linguaggio, così com'ella è maravigliosissima, è pur comune a
tutti i popoli, anche a' più separati e più barbari.