[3755,1] Del resto non solo nel concorso delle due n, ma anche fuor di questo caso, i latini usavano di
preporre o frapporre avanti la n il g. Come in prognatus per pronatus (che anche si trova), {+adgnascor per adnascor,}
adgnatus per adnatus ec. (i
quali perciò dimostrano un semplice gnascor), e in gnarus, gnavus, gnavo, gnosco, gnobilis ec. (sicchè forse ignarus ec. non sono per innarus ec. ma più
probabilmente per i-gnarus, i-gnavus ec. cioè per ingnavus, ingnarus ec.). Onde resta fermo quel
ch'io[ho] detto p. 3695. che i latini usavano, come gli Eoli, il g veramente protatico
(perchè anche in pro-gnatus
per pro-natus, in i-gnobilis per in-nobilis
ec. ei viene a esser protatico.). E quest'uso ancora
3756 avrebbe qualche corrispondenza coll'uso spagnuolo di mutare alle volte, se
non erro, anche l'n semplice delle voci latine ec. in
ñ. (22. Ott. 1823.).