[3970,1] Ho detto altrove pp. 2925-26 che
male nelle nostre lingue spesso si usa per non, per particella privativa, ec. Questo è proprio
particolarmente dell'antico delle nostre lingue, e fors'anche più in
particolare, dell'antico francese. I francesi ora dicono mal-ora mé-, ch'è lo stesso (médire dir
male), e così il nostro mis (misdire, misfare). Le quali particelle
corrotte da mal e destinate alla composizione, ora
significano veramente male, ora sono assolutamente
negative o privative, come in mépriser, mépris, miscredente, misleale ec. Questa particella mis (o simile) collo stesso uso è anche comune agl'inglesi, il che
conferma il sopraddetto, cioè ch'ella {+e
così mal ec. ond'ella è corrotta,} fosse
specialmente propria dell'antico delle nostre lingue, e particolarmente
dell'antico francese. V. gli spagnuoli i quali se ne mancassero, sarebbero nuova
prova di ciò, perchè lo spagnuolo non ha forse tanto tolto dal provenzale ec.
quanto il nostro antico linguaggio, massimamente scritto ec. ec. {#1. Salvo sia sempre che mis ec. non si trovi essere di origine
settentrionale, e di là venuta nell'inglese e nel francese ec.}
(10. Dec. Festa della Venuta. 1823.).
4010,2Volgare latino.2925,2