9. Luglio 1823.
[2925,2] È uso della nostra lingua di porre l'avverbio male come particella privativa in vece di in avanti gli aggettivi, {i
sostantivi, gli avverbi,} i participii ec. o facendo di questi tutta
una voce con quella, o scrivendo quella separatamente. {Male per non o poco o difficilmente. V. la
Crusca in male.} Il qual uso ci è così proprio,
che sta in libertà dello scrittore di fare in questo modo de' nuovi
accoppiamenti nel detto senso, sempre ch'ei vuole, siccome n'han fatto alcuni
moderni,
2926 p. e. il Salvini, ad esempio degli antichi, e stanno segnati
nella Crusca. I francesi similmente: mal-adresse, mal-adroit, mal-adroitement, mal-aisé, mal-gracieux,
mal-plaisant, mal-habile, mal-honnête ec. ec. V. il Diz. del Richelet in Mal fine. Or quest'uso è tutto latino e degli ottimi tempi.
V. Forcell. in male. (9.
Luglio 1823.).