[3979,2]
Alla p. 3940.
Non sempre però usa l'i. Alle volte usa la vocale
stessa ch'è la prima della parola raddoppiata, come in κάρχαρος da χαράσσω (dove
anche è aggiunto l'ρ, καρ), e credo in molti altri casi. Fors'anche usa altre
vocali, e altri modi di duplicazione. Ma uno di tali modi è certo il
sopraddetto, cioè la prima consonante della voce raddoppiata, e un i, e questo è regolare, e forse il più frequente e
regolare e uniforme ec. (14. Dec. 1823.). E chi sa anche se quel
κάρχαρος ha veramente l'etimologia che gli attribuiscono ec. E la forma della
voce raddoppiata, cioè χαρος è molto irregolare quanto alla sua derivazione da
χαράσσω, se questa è vera ec. Laddove le forme delle voci raddoppiate coll'ι
(come τιτρώσκω) sono regolari ec. (14. Dec. 1823.). {{V. p. 3989. 3993[3994.]
4009. capoverso 8.}}
3940,23989,43994,24009,84030,73940,23989,43994,24009,8