[4246,15]
Alla p. 4144.
Io credo certo ch'Epitteto (il quale
viveva in Roma) alluda in questo luogo al costume romano
di chiamar le donne dominae, costume che certo ci
dovette essere, e passare in consuetudine grandissima poichè nel nostro volgare
domina (donna) è restato sinonimo, anzi vicario,
di mulier. V. il
Ducange in
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Domina, §. 6. e il Forcell. che dice così chiamate le
madri di famiglia e le mogli, e queste, cioè le maritate, sono propriamente in
ital. le donne. Questa è però, secondo me, la vera
interpretazione del luogo di Epitteto,
cioè che le femmine, appena maritate, divengono di nome donne, che val padrone. Del resto noi
diciamo similmente le non maritate, donzelle, cioè padroncine. V. Ducange in Domicellus, ed anche vedilo in Domnus. I mariti ancora si chiamavano particolarmente domini. Forcell.
(Recanati. 2. Feb. Festa della Purificazione di
Maria Vergine
Santissima. 1827.).