[4278,1] Ma se crediamo questo, perchè lo piangiamo? che
compassione può cadere sopra uno che non è più? - Noi piangiamo i morti, non
come morti, ma come stati vivi; piangiamo quella persona che fu viva, che
vivendo ci fu cara, e la piangiamo perchè ha cessato di vivere, perchè ora non
vive e non è. Ci duole, non che egli soffra ora cosa alcuna, ma che egli abbia
sofferta quest'ultima e irreparabile disgrazia (secondo noi) di esser privato
della vita e dell'essere. Questa disgrazia accadutagli è la causa e il soggetto della nostra compassione e del
nostro pianto; Quanto {è} al presente, noi piangiamo la
sua memoria, non {{lui.}}