[4278,2] In verità se noi vorremo accuratamente esaminare
quello che noi proviamo, quel che passa nell'animo nostro, in occasion della
morte di qualche nostro caro; troveremo che il pensiero che principalmente ci
commuove, è questo: egli è stato, egli non è più, io non lo vedrò più. E qui
ricorriamo colla mente le cose, le azioni, le abitudini, che sono passate tra il
morto e noi; e il dir tra noi stessi: queste cose sono passate; non saranno
{mai} più; ci fa piangere. Nel qual pianto e nei
quali pensieri, ha luogo ancora e parte non piccola, un ritorno sopra noi
medesimi, e un sentimento della nostra caducità (non però egoistico), che ci
attrista dolcemente e c'intenerisce. Dal qual sentimento proviene quel ch'io ho
notato altrove pp. 644-46; che il cuor ci si stringe ogni volta
che, anche di cose o persone indifferentissime per noi, noi pensiamo: questa è
l'ultima volta: ciò non avrà luogo mai più: io non lo vedrò più mai: o vero:
questo è passato per sempre. {+V. p. 4282.} Di modo che
nel dolore che si prova per morti, il pensiero dominante e principale è, insieme
colla rimembranza {e su di essa fondato,} il pensiero
della caducità umana. Pensiero veramente non troppo simile nè analogo nè
concorde a quello della nostra immortalità.
4279 Alla
quale noi siamo così alieni dal pensar punto in cotali occasioni, che se noi
dicessimo {allora} a noi stessi: io rivedrò però questo
tale dopo la mia morte: io non sono sicuro che tutto sia finito tra noi, e di
non rivederlo mai più: e se noi non potessimo nel nostro pianto, usare e tener
fermo quel mai più; noi non piangeremmo mai per morti.
Ma venga pure innanzi chi che si voglia e mi dica sinceramente se gli è mai, pur
una sola volta, accaduto di sentirsi consolare da siffatto pensiero e
dall'aspettativa di rivedere una volta il suo caro defonto: che pur
ragionevolmente, poste le opinioni che abbiamo della immortalità dell'uomo, e
dello stato suo dopo morte, sarebbe il primo pensiero che in tali casi ci si
dovrebbe offrire alla mente. Ma in fatti, come dal fin qui detto apparisce,
quali si sieno le nostre opinioni, la natura e il sentimento in simili occasioni
ci portano senza nostro consenso o sconsenso a giudicare e tenere per dato, che
il morto sia spento e {passato} del tutto e per
sempre.
4282,94492,9Pena che si prova in lasciare una persona, un luogo ec. 644,14282,9