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[4327,1]   4327 Questa mia ipotesi, come si vede, sarebbe una nuova transazione fra l'opinione di Wolf e di Müller, e la comune. Secondo ambe le ipotesi, la mia e quella de' due tedeschi, Omero sarebbe stato poeta epico senza volerlo; e sarebbe interessante e curioso il notare il modo della nascita del genere epico, nascita che verrebbe ad essere immaginaria, e pur questa semplice immaginazione avrebbe dato luogo ai lavori epici in che hanno speso la vita eccellentissimi ingegni, come Virgilio e il Tasso: non sarebbe questo il solo caso ridicolo che sarebbe stato originato dalla inclinazione dell'uomo a imitare, ed a sottomettere a regole e a forme il proprio genio. Del resto, ammessa la mia ipotesi, riman sempre luogo a qualche degna lode dell'arte di Omero per l'effetto dell'insieme dell'Iliade, benchè composta senza piano preliminare; l'effetto, dico, osservato nelle mie riflessioni sul poema epico pp. 3095-167. Ammessa però, in vece, l'ipotesi di Wolf o di Müller, tutta la lode sarà dovuta al solo caso, e risulterà dalle predette mie riflessioni che il caso è molto meglio riuscito nel formare e ordinare un corpo di poema epico, che l'arte de' successori. E al caso si attribuiranno quelle lodi che io ho date all'arte di Omero per l'insieme del suo poema. Altra circostanza umiliante per lo spirito umano. (Firenze. 26-31. Luglio. 1828.). {{V. p. 4354. fine.}}