[4367,3]
Alla p. 4351.
È anche insufficiente il dire che la lingua dell'immaginazione precede sempre
quella della ragione. Nel nostro caso, cioè nella Grecia
a' tempi di Solone, ed anche a' tempi
stesso[stessi] d'Omero, già molto colti, (e similmente in tutti i casi
dove trattasi di poesia e di prosa colta e letteraria), l'immaginazione avea già
dato alla ragione tutto il luogo
4368 che bisognava
perchè questa potesse avere una sua lingua. (5. Sett. 1828.)