[501,1]
Alla p. 497.
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Detto di Crate
Cinico presso il Laerzio
(VI. 86. in Cratete Thebano) mentovato anche
da altri scrittori, e riferito con qualche diversità da Stobeo, e da Suida. V. il Menagio e l'Aldobrandini. (13. Gen. 1821.).
Ἔρωτα παύειλιμὸς, εἰ δὲ μὴ, χρόνος
Ἐὰν δὲ τούτοις μὴ δύνῃ χρῆσθαι, βρόχος.
Amorem sedat fames; sin minus, tempus:
Eis vero si uti non vales, laqueus.