[547,1] Ma le volontà degl'individui riuniti in corpo,
gl'interessi, o le opinioni che ciascuno ha sopra i suoi vantaggi, e così sopra
qualunque altra cosa, sono infinite, e diversissime. Quindi le forze di
ciascuno, non possono cospirare ad un solo fine, tra perchè non tutti si curano
di proccurarlo; e perchè le opinioni, le volontà ec. quando
548 anche si accordino nel cercarlo assolutamente, non si accordano
relativamente nel determinarlo, sia in genere e totalmente; sia in parte, e in
particolare; sia riguardo ai tempi, alle opportunità di cercarlo e proccurarlo
ec. E l'uno {crede o vuole} che questo sia o debba
essere il fine; l'altro che sia o debba esser quello: l'uno che questo giovi al
fine convenuto e stabilito; l'altro che noccia o non giovi: l'uno che bisogni
cercare il detto fine, oggi, o in questa maniera; l'altro che bisogni aspettare
fino a domani, o cercarlo in quest'altro modo. E così, chi non si cura del ben
comune, non corrisponde al fine della società, è inutile e dannoso alla società.
Chi se ne cura, non cospira, nè può cospirar cogli altri, sia positivamente, sia
negativamente, cioè col fare, o coll'astenersi dal fare, secondo i bisogni, e i
fini ec. Dunque neppur egli corrisponde al fine della società, il quale non può
risultare se non dall'accordo dei membri verso il ben comune: altrimenti
ciascuno poteva senza società, proccurarlo da se; e la società era inutile.