[565,1]
565 Ma restava ancora nel mondo tanta natura, tanta
forza di credenze naturali o illusioni, da poter sostenere lo stato democratico,
e conseguirne una certa felicità e perfezione di governo. Uno stato
favorevolissimo alle illusioni, all'entusiasmo ec. uno stato che esigge
grand'azione e movimento: uno stato dove ogni azione pubblica degl'individui è
sottoposta al giudizio, e fatta sotto gli occhi della moltitudine, giudice, come
ho detto altrove p. 121, per lo più necessariamente giusto; uno stato
dove per conseguenza la virtù e il merito non poteva mancar di premio; uno stato
dove anzi era d'interesse del popolo il premiare i meritevoli, giacchè questi
non erano altro che servitori suoi, ed i meriti loro, non altro che benefizi
fatti al popolo, il quale conveniva che incoraggisse gli altri ad imitarli; uno
stato dove, se non altro, e malgrado le ultime sventure individuali, non può
quasi mancare al merito, ed alle grandi azioni il premio della gloria, quel
fantasma immenso, quella molla onnipotente nella società; uno stato, del
566 quale ciascuno sente di far parte, e al quale però
ciascuno è affezionato, e interessato dal proprio egoismo, e come a se stesso;
uno stato dove non c'è molto da invidiare, perchè tutti sono appresso a poco
uguali, i vantaggi sono distribuiti equabilmente, le preminenze non sono che di
merito e di gloria, cose poco soggette all'invidia, e perchè la strada per
ottenerle è aperta a ciascheduno, e perchè non si ottengono se non per mezzo e
volontà di ciascheduno, e perchè ridondano in vantaggio della moltitudine; in
somma uno stato che sebbene non è il primitivo della società, è però il
primitivo dell'uomo, naturalmente libero, e padrone di se stesso, e uguale agli
altri (come ogni altro animale), e quindi moltissimo della natura sola sorgente
di perfezione e felicità: un simile stato finchè restava tanta natura da
sostenerlo, e quanta bastava perch'egli fosse ancora compatibile colla società;
era certamente dopo la monarchia primitiva, il più conveniente all'uomo, il più
fruttuoso alla vita, il più felice.
567 Tale fu appresso a poco lo stato delle repubbliche
greche fino alle guerre persiane, della romana fino alle puniche.