[605,2] In somma fuori della espressa volontà e
606 forza di un Padrone dell'esistenza, non c'è ragione
veruna perchè l'anima, o qualunque altra cosa, supposta anche e non ostante
l'immaterialità debba essere immortale; non potendo noi discorrere in nessun
modo della natura di quegli esseri che non possiamo concepire; e non avendo
nessun possibile fondamento per attribuire ad un essere posto fuori della
materia, una proprietà piuttosto che un'altra, una maniera di esistere, la
semplicità o la composizione, l'incorruttibilità o la corruttibilità. (4.
Feb. 1821.).