[66,2] Se tu hai un nemico mortale nella tal città e vedi che
v'è sopra un temporale, ti passa pur per la mente la speranza ch'egli ne possa
restare ucciso? Or come dunque ti spaventi se quel temporale viene sopra di te,
quando la probabilità ch'egli uccida è tanto piccola che tu non ci sai neppur
fondare quella cosa che ha pur bisogno di sì poco fondamento per sorgere in noi,
dico la speranza? Lo stesso intendo dire di cento altri pericoli, i quali se in
vece fossero probabilità di bene, ci parrebbe ridicolo il porci per esse in
nessuna speranza, e pure ci poniamo per quei pericoli in timore. Tant'è: bisogna
bene che per quanto la speranza sia facile a nascere, e insussistente, il timore
lo sia di più. Ma questa riflessione mi pare molto atta a temperarlo. {{Il timore è dunque più fecondo d'illusioni che la
speranza.}}
Trattato delle passioni, qualità umane ec.Speranza e timore.Uomo è più inclinato al timore che alla speranza.140. Osservazione da cui si raccoglie che il timore sia più
fecondo d'illusioni che la speranza.